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16 - 09 - 2021

Si è chiuso lo Yachting Festival di Cannes: tra numeri positivi e coscienza ecologica.

Sei giorni di esposizioni che si sono chiusi con tante novità e una grande attenzione alla sostenibilità ambientale.

Settembre è un mese importante per il settore della nautica, dopo le innumerevoli cancellazioni dovute alla situazione pandemica nel 2020, finalmente riprendono gli eventi, le esposizioni ed i saloni importanti.

Due i grandi eventi del settore in questo mese, uno che si è appena concluso, il Salone Nautico di Cannes 2021, ed uno previsto nei prossimi giorni, il Salone Nautico di Genova, che si terrà dal 16 al 21.

Lo Yachting Festival di Cannes, che si è tenuto dal 7 al 12 di settembre, ha aperto la stagione in un’atmosfera emozionante e carica di aspettative, anche perché l’edizione 2020 si vide annullata solo qualche giorno prima dell’inaugurazione.

All’insegna dell’entusiasmo condiviso da tutti, organizzatori, espositori e visitatori, 6 giorni di esposizioni che si sono chiusi con numeri positivi e tante novità interessanti.

 

Al Port Vieux allestita l’area imbarcazioni a motore ("Vieux Port - Marseille" by pepsiline is marked with Public Domain Mark 1.0. To view the terms, visit https://creativecommons.org/publicdomain/mark/1.0/?ref=openverse).

Da oltre quarant’anni questo è un appuntamento imperdibile per il diportismo di lusso e riunisce espositori e visitatori da tutto il mondo: 141 sono state le anteprime mondiali presentate durante la kermesse, 620 imbarcazioni, dai natanti alle vele, dai super yacht ai motoscafi, 575 espositori e 54.400 visitatori; queste le cifre in breve che hanno decretato il successo della manifestazione.

Il salone è stato organizzato per la seconda volta, dopo l’esperimento del 2019 ottimamente riuscito, su due zone distinte:

• quella del Vieux Port, uno dei porti più antichi della Costa Azzurra, dove sono state esposte le imbarcazioni a motore e dove ha trovato posto anche la sezione dedicata completamente alle barche ibride o 100% elettriche;

• quella del Port Canto dove è stato allestito lo spazio dedicato alla Vela, quello dedicato ai Toys  e per la prima volta, uno spazio riservato all’innovazione ed alle startup. E poi lo Spazio Broker che ha visto presenti una trentina di barche usate, dai 22 ai 56 metri, disponibili per la vendita ed il noleggio.

A Port Canto allestita la sezione vela ("Port Pierre Canto" by Bex.Walton is licensed under CC BY 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/?ref=openverse).

Questa divisione ha funzionato benissimo rendendo più agevole la fruibilità degli spazi e rendendo più semplice l’esperienza dei visitatori.

All’interno del Palais ha trovato posto la Luxury Gallery con una selezione di marchi rinomati o più di nicchia che hanno presentato le novità riguardanti servizi di alta gamma ed oggettistica pregiata.

Allestita la Luxury Gallery ("Palais des Festivals et des Congrès" by TheGirlsNY is licensed under CC BY-SA 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/?ref=openverse).
Qui esposte le innovazioni ecologiche.

Ma tra le novità organizzative più apprezzate decisamente di notevole interesse in questa edizione è stata la Green Route, un percorso verde presente in entrambe le sezioni della manifestazione, che ha messo in risalto tutte le iniziative e le soluzioni sviluppate per ridurre l’impatto ambientale che l’industria nautica ha sul mare e sugli ecosistemi marini. Un’iniziativa che ha attirato moltissimi visitatori mossi dalla curiosità di scoprire cosa riserva la nautica del futuro.

Si potrebbe definire questa come l’edizione che ha accettato la sfida della transizione ecologica della nautica, così come era già avvenuto in altri settori, ad esempio quello automobilistico. Nel 2019 lo Yachting Festival aveva già ospitato una mostra didattica, la Energy Observer, una barca innovativa in cui erano stati presentati i progetti sulle energie rinnovabili e sull’idrogeno.

E la Green Route ha rappresentato un’accelerazione su questa rotta: un percorso green che ha visto presenti oltre 50 espositori e 80 imbarcazioni innovative ed ecosostenibili.

Energy Observer, una barca innovativa ("Energy Observer 2019 DSCN6448" by Zquid is licensed under CC BY-SA 4.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/?ref=openverse).

Già da anni il settore nautico, dai porti ai professionisti per arrivare agli utenti, ha preso coscienza del reale impatto che le attività hanno sull’ambiente, ma fino ad ora la transizione sta avvenendo molto lentamente, nonostante le disposizioni internazionali volte a tutelare gli ambienti marini: la propulsione ibrida, la riduzione dell’inquinamento sonoro, la stretta sulla regolamentazione delle aree di ancoraggio per preservare i fondali marini o l’obbligo dal 2022 per i porti con una capienza superiore ai 100 di ormeggi di riservare l’1% dei posti barca alle imbarcazioni elettriche.

Ma il diporto non vuole sottrarsi alla presa di coscienza ambientale, anzi vuole farsene promotore, dunque la sfida è aperta: conciliare nautica e rispetto dell’ambiente.

Seguiremo a Genova le prossime novità!