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17 - 02 - 2021

Navigare di notte (per turisti e principianti)

Siete pronti a navigare di notte? Scoprite il brivido della navigazione notturna con questo breve racconto.

Grazie a Boatsandgo avete potuto scegliere comodamente tra migliaia di offerte provenienti da centinaia di siti ed ora che avete noleggiato la barca giusta, vi state godendo il meritato relax.  

Se avete scelto di trascorre in barca le vostre vacanze sicuramente avete già una buona predisposizione per il mare. Non c’è bisogno di dire che a bordo vige una rigida gerarchia quindi, lo skipper o il comandante, sia che faccia parte del vostro gruppo o che sia esterno e lo faccia per lavoro, sarà sempre e comunque al vertice della catena di comando e le sue indicazioni vanno sempre seguite alla lettera e senza esitazioni (o discussioni).

Tra le varie operazioni di bordo, navigare di notte è sicuramente una delle più fascinose. Inoltre, è sempre un modo per ottimizzare i tempi e magari sfruttare una intera giornata in un posto nuovo. Le attività preliminari sono sempre e comunque compito diretto del comandante, valutare le condizioni meteo marine e tracciare una rotta non sono certamente compiti per tutti e ci vuole una buona dose di conoscenze tecniche ed esperienza. Ciò nonostante seguite da vicino il vostro skipper o il vostro capitano /capitana, durante la pianificazione, avrete la possibilità di imparare tanto ma, soprattutto, vi farete un’idea concreta di cosa vi aspetta durante la traversata.  

si salpa al tramonto, photo credit Phoenix crew

Se siete arrivati a questo punto evidentemente non siete turisti da crociera, di quelli che la notte la passano in cabina e si aspettano una cena gourmet magari vestiti eleganti. Quindi preparatevi perché se non potete contribuire più di tanto nella pianificazione, il vostro aiuto sarà più che benvenuto nella preparazione vera e propria. Se siete in porto, con il resto dell’equipaggio, preparate una check list di cosa serve “da terra”, sia per la cambusa della barca che per necessità personali. Un buon comandante vi ripeterà fino alla nausea che “per mare non ci sono taverne”. Poi bisogna espletare le operazioni che riguardano strettamente la barca, fare il pieno di acqua dolce, liberarsi della spazzatura (rispettando scrupolosamente le regole locali, informatevi bene presso il marina o con gli ormeggiatori) staccare e riporre ordinatamente nei gavoni tutte le attrezzature usate in porto (la prolunga per l’energia elettrica ed il tubo per l’acqua... ad esempio). Se invece, siete in rada preparate un “gruppo da sbarco” per spiaggiare e recuperare le cose più importanti che mancano a bordo. In questo caso molto dipenderà da dove vi trovate ma in genere conviene limitarsi allo stretto necessario. Le operazioni di partenza in questo caso riguarderanno la messa in sicurezza del tender e di tutte le attrezzature che avete usato durante la vostra sosta (snorkeling, pesca, ecc.).

A questo punto siete pronti per partire quindi orecchio teso alle disposizioni del comandante per aiutare durante l’uscita dal porto o per salpare l’ancora. Durante questi concitati momenti è raccomandabile indossare comode scarpe da barca con suola rigorosamente bianca che non lasci macchie sul ponte.

La bussola di notte, photo credit Phoenix crew

In rotta

Se avete seguito la pianificazione o, se la persona in comando ha fatto un briefing pre-partenza, saprete quando vi troverete “in rotta”. Verrà inserito il pilota automatico (strumento col quale è basilare familiarizzare), e potrete rilassarvi. Ovviamente chiunque si trovi al timone (delegato dal comandante), dovrà comunque restare vigile ed avrà la piena responsabilità della navigazione. Il resto dell’equipaggio potrà godersi il tramonto. Questo ci porta ad uno dei punti fondamentali per fare le notti ovvero “i turni”.

I turni

Non c’è bisogno di dire che la navigazione va sempre controllata e seguita, in ogni momento, in ogni secondo ci sarà qualcuno dell’equipaggio che avrà la responsabilità di stare allerta. Quindi sarà necessario stabilire dei turni di guardia. Come questi turni vanno organizzati è naturalmente compito del comandante, basandosi sulla composizione dell’equipaggio, il numero, le abilità e la fiducia che si ripone sui singoli membri si provvederà a dividere equamente le ore di guardia. Se il numero lo consente, è sempre indicato fare turni di almeno due persone per volta: è il modo migliore per assicurarsi che ci sia sicuramente qualcuno sveglio sul ponte. Il comandante, quando non è di guardia direttamente, riposerà sempre col sonno leggero. infatti, per qualsiasi piccola variazione o dubbio della squadra di guardia, si è tenuti a chiamarlo senza indugi. Queste sono le prime e fondamentali regole dei turni, ovvero mai dormire quando si è di guardia e il comandante resta sempre al comando anche se dorme.

Il timone

Come detto, la rotta è preimpostata e la guida vera e propria affidata al pilota automatico. A meno che non andiate a vela ma, in quel caso sicuramente avrete con voi qualcuno capace di manovrare, non dovrebbe essere necessario toccare il timone. Se dovessero presentarsi degli ostacoli da evitare o del traffico, sempre meglio svegliare il comandante prima di variare la rotta.

Le luci

La maggior parte del vostro turno di notte sarà costituito dal guardare nel buio alla ricerca di luci, luci di chi come voi percorre quel tratto di mare, luci da terra. Tutte da individuare e tenere sotto controllo. Le luci da terra, di una città, una isola o un faro, vi aiutano a sapere dove vi trovate, è bene averle sempre presenti ed accertarsi di essere alla giusta distanza poiché nei pressi della costa ci possono essere sempre ostacoli non previsti. Le luci di traffico invece richiedono una intensa e costante sorveglianza, che rotta segue? Che tipo di barca o nave è? Cosa sta facendo (pesca, trasporto)? A che velocità va? Tutte domande alle quali dovete cercare di dare una risposta. Normalmente le avrete individuate per tempo e quindi potrete fare le vostre considerazioni con calma, magari confortati dal parere del vostro compagno di guardia. Con l’esperienza imparerete a distinguere le luci di via, che via aiuteranno a capire come si muovono le altre imbarcazioni ed anche le luci tipiche di ogni tipo di traffico. Per i principianti basterà valutare la velocità e la direzione ovvero, se si avvicina rapidamente ed intercetta la tua rotta, beh svegli tempestivamente il comandante, facendo un rapido rapporto di ciò che hai visto.

Al timone durante il tramonto, photo credit Phoenix crew.

Avvicendamento e consegne

È buona norma preparare il caffè per quelli che subentrano (possibilmente senza fare tanto rumore e sempre con uno di guardia). Una volta sul ponte, prima di andare a dormire la squadra uscente darà le consegne, facendo notare a chi subentra tutte le luci “attive” al momento del cambio, insieme alle proprie impressioni sulle stesse.  

Abbigliamento e attrezzature

In mare anche in piena estate di notte fa freddo. L’escursione termica è davvero rilevante quindi vi consiglio pantaloni e giacca leggera e scarpe da barca. Inoltre, è indispensabile avere a portata di mano una torcia potente e tenere sempre il VHF acceso, sintonizzato sul canale 16.

Il sole tramonta dietro Alicudi, Isole Eolie, Sicilia, photo credit Phoenix crew

E il divertimento?

Durante i turni, prima o poi, vi capiterà di stare sul ponte all’alba, momento esclusivo e bellissimo. Non dimenticherò mai la mia prima alba, quando al diradarsi delle tenebre comparve lo Stromboli, sapevo che era lì perché come un faro ci aveva guidato con fuochi d’artificio quasi tutta la notte, ma vedere lentamente definirsi i contorni del vulcano credetemi, non ha eguali.  Spesso, di notte se vi capita di sentire rumori fuori bordo, non spaventatevi, afferrate la torcia e cercate in mare, probabilmente si tratta di un gruppo di delfini che ha deciso di seguire la vostra prua e giocherellare un po’. Oppure vi può succedere di stare tranquillamente seduti a poppa ed accorgervi, all’improvviso, che avete una fantastica scia luminosa costituita da meduse. Insomma, ogni notte è una vera e propria esperienza che vi lascerà ricordi indelebili otre che, naturalmente, arricchire il vostro bagaglio di marinaio. Dopo aver fatto le guardie, quando arriverete in porto non potrete fare a meno di sentirvi un po’ più lupi di mare.

Navigando all'alba, photo credits Phoenix crew