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29 - 09 - 2021

L’economia del mare diventa sempre più verde, al salone di Genova 2021 la blue economy e la sua nuova frontiera.

La blue economy si conferma una componente importante della ripresa economica e si lega sempre di più al green.

La 61ma edizione del Salone Nautico di Genova ha rispettato le promesse del suo slogan: “la nautica ha il suo punto fermo. Anche nel 2021”. Ed è stato così essendo stata Genova l’unico grande evento del settore che non si è fermato nemmeno l’anno scorso.

Dal 16 al 21 settembre Genova è stata idealmente la capitale della nautica, dove si sono potute vedere tutte le novità del settore ma anche osservare conferme.

Già nei giorni che hanno preceduto l’inaugurazione l’entusiasmo era palpabile, un entusiasmo che si è tradotto in numeri di presenze molto incoraggianti: il Salone ha chiuso con un +30% di visitatori rispetto all’anno precedente, quasi 100 mila visitatori e contratti stipulati con un 15-20% in più rispetto al 2020, dati annunciati dal presidente di Confindustria nautica, Saverio Cecchi.

Il Waterfront di Renzo Piano

Numeri impressionanti soprattutto tenendo in considerazione che a causa dei lavori del waterfront di Levante, progettato da Renzo Piano e che sarà utilizzabile nel 2023 e definitivamente pronto nel 2024, gli spazi a disposizione di visitatori, operatori ed espositori erano ridotti.

Le norme anti-covid (green pass e tamponi all’ingresso) e un’organizzazione impeccabile hanno fatto da cornice a questo successo, un’atmosfera serena che ha dato la possibilità ai visitatori di vedere e conoscere le ultime novità della nautica, di parlare con gli addetti ai lavori e di partecipare a conferenze ed incontri per scoprire gli ultimi trend del settore.

L’atmosfera che si è respirata durante questa 61ma edizione del Salone di Genova rispecchia il momento positivo che la nautica e tutto il comporto sta vivendo. Di certo il settore è in espansione e il pericolo bolla è presente, ma gli addetti ai lavori sono certi che un 70% di questa crescita sia strutturale.

Un settore che ha retto meglio rispetto ad altri all’impatto della pandemia: le persone si sono avvicinate alla nautica da diporto anche spinte dalle preoccupazioni legate alla sicurezza, qui il link per un approfondimento sulla scelta della vacanza in barca per sentirsi sicuri:

Per molti acquistare o noleggiare un’imbarcazione è stata una scelta suggerita dalla situazione che abbiamo vissuto a causa della pandemia, una reazione ai mesi trascorsi bloccati in casa, un modo per tornare a sentirsi liberi ed in contatto con la natura; si spiegano così i numeri che il settore ha toccato negli ultimi due anni.

E le aziende del comparto nautico si sono fatte trovare pronte, assecondando ed in molti casi anticipando le aspettative di un mercato sempre più corposo ed esigente in fatto di comfort, prestazioni ma anche e soprattutto rispetto dell’ambiente.

Perché proprio l’incremento dei numeri ha reso necessario trovare soluzioni che possano mitigare l’impatto del settore sull’ambiente: la svolta per una nautica più sostenibile è necessaria ed impellente.

Tra i trend più interessanti osservati in questa edizione 2021 del Salone Nautico c’è il connubio tra l’economia blu e l’attenzione al green: consumi ridotti e meno dannosi per l’ambiente, materiali meno inquinanti e più semplici da smaltire e riciclare.

Più attenzione al rispetto ambientale ("Baby Green Sea Turtle." by Bernard Spragg is marked with CC0 1.0. To view the terms, visit https://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/?ref=openverse).

Già da anni il settore nautico, dai porti ai professionisti per arrivare agli utenti, ha preso coscienza del reale impatto che le attività hanno sull’ambiente, ma fino ad ora la transizione sta avvenendo molto lentamente, nonostante le disposizioni internazionali volte a tutelare gli ambienti marini: la propulsione ibrida, la riduzione dell’inquinamento sonoro, la stretta sulla regolamentazione delle aree di ancoraggio per preservare i fondali marini o l’obbligo dal 2022 per i porti con una capienza superiore ai 100 di ormeggi di riservare l’1% dei posti barca alle imbarcazioni elettriche.

Ma il diporto non vuole sottrarsi alla presa di coscienza ambientale, anzi vuole farsene promotore, dunque la sfida è aperta: conciliare nautica e rispetto dell’ambiente.

Con lo sguardo rivolto al futuro il salone di Genova si è concluso,  anche l’anno prossimo è previsto a settembre e nelle prossime settimane verranno annunciate le date.